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Oggi al bar di Marione mi hanno servito il caffè per ultimo. Addirittura hanno fatto due cappuccini a degli sconosciuti appena arrivati ignorandomi del tutto. Tanto io sono quello che si lascia passare tutto addosso, che non si lamenta mai, che invece di arrabbiarsi sorride. Sono una persona mite, forse troppo. Sono sempre attento agli altri e lascio che alcuni approfittino della mia disponibilità. Sono generoso e passo per fesso. Sono altruista e passo per uno stupido. Anche oggi al bar il solito ubriacone mi ha scroccato cinque euro. «Te li ridò al più presto», ha detto, figurati. Adesso basta. Ho deciso di cambiare registro, tutti mi devono rispettare. Da oggi non ci saranno più attenzioni e gentilezze per nessuno. Da oggi smetterò pure di rivolgere il saluto a questa tribù di scrocconi che mi stringe d’assedio ogni giorno, non appena metto un piede dentro il bar di Marione. Ecco Valeria, poveretta è sempre sola e senza aiuto. Tutti mi devono rispettare, ma forse è meglio cominciare domani.