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Oggi a mare ho litigato con le mie sorelle e poi con mia madre. Per fortuna mio padre era via per lavoro perché avrei litigato anche con lui. Li ho lasciati li in spiaggia con i loro teli mare colorati e l’ombrellone a strisce bianche, rosse e blu. Nessuno mi capisce, nessuno mi da ascolto. Poi le mie sorelle più grandi mi detestano. Mi trattano come se fossi ancora un bambino senza nessuna autonomia, senza alcun diritto. Volevo andare al bar a prendere il gelato, ma loro no. Non è ancora il momento, casomai dopo pranzo. Poi in questo bar non sanno fare i gelati. Forse ho esagerato, ma sono certo che se fossero state le mie sorelle ad avere voglia di un gelato mia madre sarebbe corsa al bar a comprarglielo. L’unico che mi da ascolto è mio padre, ma lui non c’è mai. E’ già almeno un’ora che cammino. Ho seguito il lungo mare ed ho incrociato tanti ragazzini con dei gustosi coni gelati in mano, beati loro. Non riesco più a vedere il bar dove volevo andare, ma dove sono finito?