
Da un paio di anni ho come la sensazione che il tempo mi scorra addosso. Le mie giornate vanno via sempre uguali, ognuna come le altre. Sempre le stesse parole, sempre a discutere delle grandi novità del momento, i prezzi che salgono su, i politici tutti corrotti, tutto quanto che nel nostro paese va allo sfascio, alla deriva. Poi si finisce con la fine delle mezze stagioni, dei nostri magici tempi, dove tutto quanto sembrava andare meglio, sembrava avere un senso. Sono discorsi senza futuro, capaci solo di guardarsi alle spalle. Quando ho smesso di uscire la sera? Quando ho smesso di andare al cinema, di andare in libreria, quando ho smesso di andare a bere qualcosa con gli amici? Forse mi occorre navigare contro corrente, spingere la mia barca in un’altra direzione, fermare il tempo che mi scorre addosso e ricominciare a determinarlo. Domani mi sveglierò presto, poi andrò a comprare del pesce al mercato così invito Giovanna a cena e poi insieme andremo al cinema a vedere un bel film.