
Anche oggi come ogni mattina sono uscito da casa molto presto. Accompagno Fido, il cane di mia moglie a fare i suoi bisogni giù in strada, poi magari continuiamo a passeggiare prima di rientrare. Mia moglie è morta già da due anni ed a me tocca occuparmi di Fido un cane che mi sta antipatico a cominciare dal suo nome così banale. Dopo la morte di mia moglie ho provato a cambiargli nome, ma non c’è stato nulla da fare. Si girava solamente quando sentiva il suo vecchio nome Fido. Ieri c’è stato un vero e proprio nubifragio, l’acqua è caduta giù forte e ci sono state pure folate violentissime di vento. Per strada ci sono cumuli di foglie secche, cartacce e veramente tanti ombrelli rotti. Passeggiando con Fido ho cominciato a contarli senza nessun motivo, così, tanto per far passare il tempo. Ne ho contati più di quaranta, piccoli e grandi, di tutti i colori, abbandonati per terra o infilati dentro i cestini dei rifiuti. Ieri qui in città c’è stata una strage, la strage degli ombrelli.